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Dalla premessa dell'autore: «Le grandi civiltà dell'Asia orientale e meridionale ci presentano religioni complesse ma con caratteri definiti che ben le distinguono e individuano, appoggiate a tradizioni poderose, nelle quali si afferma e si affina la potenza speculativa dell'Oriente. E sono tutte quante religioni ancor vive e vitali sebbene oggi turbate dal contatto con il pensiero europeo che fatalmente le costringe a rivedere molte loro posizioni, a interpretare in nuove maniere il simbolismo delle loro liturgie, a scoprire allegorie e anticipazioni sotto il velame dei vecchi miti. Apparirà tuttavia dalla lettura di queste pagine che una religione ha sulle altre di gran lunga prevalso: intendo dire il Buddhismo col quale appunto l'umanesimo indiano, varcando assai per tempo le barriere dell'Imalaja o percorrendo i mari dell'Insulina, ha diffuso, dall'Iran all'oceano Pacifico, certe intuizioni e ispirazioni o costruzioni logiche al cui influsso l'esperienza dei popoli tra cui esso giunse, anche di quelli più ricchi di cultura, non ha potuto sottrarsi».